È ARRIVATO IL MOMENTO DI PROVARE A FARE UN CIRCLE TIME
ALCUNI EPISODI AVVENUTI IN CLASSE
HANNO CONVINTO LE MAESTRE
AD ORGANIZZARE UN CIRCLE TIME.
ANCHE SE NON POTEVAMO DISPORCI TUTTI IN CERCHIO,
CON QUALCHE PICCOLA MODIFICA,
SEMPRE RISPETTANDO LE DISTANZE
CI ABBIAMO PROVATO.
MA AHIMÈ, LE MAESTRE TUTTE ATTENTE ALLE DISTANZE,
SI SONO DIMENTICATE DI REGISTRARE LA CONVERSAZIONE,
QUINDI POSSIAMO RACCONTARE SOLO I MOMENTI PRINCIPALI.
ARGOMENTO DELLA DISCUSSIONE:
"GUARDARE,
GUARDARE UN COMPAGNO,
GUARDARE IL LAVORO DI UN COMPAGNO"
La maggior parte dei bambini ha espresso il proprio pensiero.
Tutti hanno sostenuto che per guardare un compagno
o il suo lavoro, bisogna chiedere gentilmente il permesso.
Non è giusto reagire facendo del male.
PROVOCAZIONE:
UN' INSEGNANTE HA GENTILEMNTE ESPRESSO IL DESIDERIO
DI NON ESSERE GUARDATA
Dopo un iniziale momento di smarrimento
TUTTI hanno dovuto rispettare questa richiesta chiudendo gli occhi.
Trascorsi alcuni istanti le insegnanti hanno chiesto ad ognuno di esprimere quello che provavano e se stavano bene in questa nuova situazione.
Una parte: INSOMMA - NÉ BENE NÉ MALE
Una parte: MALISSIMO
Chi stava malissimo ha avuto il permesso di GUARDARE.
Gli altri no.
A questo punto tutti ci siamo concentrati sul significato di guardare.
Sulla differenza fra guardare, vedere, curiosare, sbirciare.
Sulla differenza fra "guardare un compagno e il suo lavoro" e "guardare dentro" agli oggetti personali: dentro allo zaino o alla borsa di un'altra persona.
QUINDI
Prima solo alcuni, poi molti comunicano di aver cambiato idea.
" Si può guardare, ma se vuoi curiosare fra le cose personali, devi chiedere gentilmente il permesso."
Alcuni bambini rimangono sulla posizione iniziale.
Solo dopo che alcuni bambini guardando i loro compagni si accorgono:
- che uno ha bisogno di.....
- un altro .......
Si rendono conto che:
GUARDARE GLI ALTRI E CHE COSA SUCCEDE INTORNO A NOI
PUO' ESSERE MOLTO UTILE PER TUTTI
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